martedì 9 marzo 2010



Fine Art


Una volta, fino alla fine del secolo, la fotografia non commerciale si chiamava, fine art. Era questa la grande scriminante tra i professionisti:, c'erano i fotografi di moda, i fotoreporter, quelli che fotografavano le cose, lo still life, e poi quelli che non guadagnavano mai. Loro ( noi) stampavano le  foto su carta baritata possibilmente fabbricata a mano, e facevano mostre in gallerie specializzate. Ogni stampa costava moltissimo e in giro per il mondo c'erano tre o quattro persone che stampavano con un procedimento che al posto dei sali d'argento usava il platino e questo era il massimo della ricercatezza. Poi arrivò il digitale. Dopo un periodo di scetticismo - il nuovo fa sempre paura - la nuova tecnica modificò anche l'arte della fotografia. Oggi esiste la fotografia e l'opera d'arte contemporanea. La differenza: il prezzo. Una fotografia stampata in digitale nel circuito fotografico costa una cifra. La stessa foto stampata in formato 1 metro per 2 può costare anche 1000 volte di più se entra nel circuito del mercato dell'arte contemporanea. Così è!

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