giovedì 18 marzo 2010


Pietà


In questi giorni si è celebrata la giornata della lentezza. Oggi siamo preda di tecnologie che corrono più di noi. Non siamo più in grado di stare al passo con gli strumenti che la società ci impone. Dobbiamo rispondere contemporaneamente al telefono, al  cellulare, al fax, all'email.  Per andare da un continente all'altro bastano sei ore. In giornata si può andare e tornare da Londra a New York. Ma cosa ci resta? Questa è una corsa con un solo traguardo: la morte. Si può arrivare primi, si può arrivare stanchi, si può arrivare con un milione di cose fatte, si può arrivare con pochissime cose realizzate. Ma il solo ed unico  traguardo per tutti noi è questo. Se tutti ci fermassimo un'ora e poi riprendessimo con i ritmi della metà del secolo scorso ( parola grossa che significa i mitici anni 70 ! ) probabilmente otterremmo alcuni risultati. Più tempo per noi, più cura per le cose che facciamo, maggior interesse per i propri ed altrui sentimenti, ed infine più lavoro per tutti.

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